Ansia da prestazione
La paura nell'affrontare situazioni che richiedono una performance
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Cosa è l’ansia
L’ansia è un’utile emozione di base, molto antica, attivabile, però, da stimoli molto moderni: prepara la persona ad affrontare qualcosa di importante, e a rendere al meglio in situazioni che richiedono attenzione ed impegno. L’ansia da prestazione è una particolare forma di ansia che si manifesta quando ci si sente in dovere di conquistare ad ogni costo un obiettivo o un traguardo prefissato.
L’ansia rappresenta una reazione fisiologica utile e positiva di attivazione, per affrontare pericoli o compiti parecchio impegnativi. È, dunque, utile, vantaggiosa ed importante. Diviene sintomo e malattia nel momento in cui inficia la qualità della vita della persona, arrivando a costituire un ostacolo anche per le più semplici attività quotidiane.
Ansia da prestazione: descrizione
L’ansia da prestazione è un disturbo psicologico che riguarda il timore o la preoccupazione eccessiva e sproporzionata rispetto a situazioni future, che richiedono o sembrano richiedere un’alta performance.
Chi soffre di ansia da prestazione anticipa queste situazioni: nel prefigurarsi la performance, ne immagina esiti catastrofici, generando comportamenti di particolare nervosismo ed agitazione.
Chi soffre di ansia da prestazione nutre il profondo timore di risultare inadeguato, incapace, impacciato, condizione che dà luogo alla paura di essere giudicato o valutato negativamente oppure di fallire nella performance.
Le aspettative legate a tutte le esperienze ed occasioni che si presentano sono catastrofiche, quasi si anticipa il fallimento, prevedendo in qualche modo di sbagliare. Stante tale condizione mentale, è difficile che i comportamenti possano essere vissuti in modo spontaneo, piacevole e naturale.
Questa sensibilità alla prestazione sembra essere comune in persone che legano il proprio valore e la propria autostima a riconoscimenti esterni, a voti, a giudizi. Accade, quindi, che l’ansia provata durante la prestazione ne comprometta il risultato ed instauri circoli viziosi in cui l’ansia causa il peggioramento delle performance e il peggioramento delle performance causa l’aumento dell’ansia.
Conseguenze dell’ansia da prestazione
Le situazioni in cui emerge l’ansia da prestazione sono diverse e possono includere diversi ambiti della quotidianità della persona, come quello sessuale, lavorativo, relazionale, scolastico, dove l’ansia da prestazione può compromettere il rendimento, a volte arrivando addirittura a pregiudicare o danneggiare i progetti di vita della persona.
Nelle diverse situazioni relazionali, il bisogno di essere accettati e riconosciuti, insieme all’eccessiva tendenza a fare bella figura davanti agli altri, possono nascondere il timore della persona di essere inadeguata e non all’altezza delle situazioni sociali, portando come conseguenza ad una fobia sociale ed un possibile ritiro sociale, finalizzato ad evitare la critica ed il fallimento.
Sintomi dell’ansia da prestazione
- Stress
- Irritabilità
- Insonnia
- Disturbi digestivi
- Disturbi della sfera sessuale.
Questi i sintomi maggiormente associati all’ansia da prestazione, che tendono ad aumentare in prossimità del compito o della prova da affrontare e possono essere accompagnati:
- a livello fisico da malessere, sudorazione, palpitazioni, battito accelerato, tremori, secchezza della bocca, tensioni muscolari;
- a livello mentale da senso di inadeguatezza ed insicurezza personale, senso di impotenza o inferiorità, pensieri negativi;
- a livello comportamentale da gestualità, mimica, eloquio eccessivamente controllati, oppure insicuri e impacciati.
Perfezionismo e focalizzazione sul risultato
È emerso come chi ha una spiccata sensibilità alla prestazione leghi il proprio valore e la propria autostima a riconoscimenti esterni. Il risultato di una performance è, perciò, valutato e percepito in relazione al riconoscimento ed al giudizio dell’altro che deve essere sempre assolutamente positivo.
Il valore personale è legato alla prestazione: se non raggiungo la perfezione, il massimo, non valgo niente e verrò rifiutato. Vi è un ideale di perfezione che guida la persona in modo rigido ed inflessibile, senza concedere spazio ad errori, imperfezioni, difetti, incompiutezze. Un solo errore, una sola imperfezione basta a far crollare l’autostima ed il valore personale della persona, gettandola nell’ansia generalizzata, nel malessere e nell’angoscia.
Da qui nasce la focalizzazione sul risultato, la necessità di orientarsi insistentemente sulla riuscita, sul raggiungimento dell’obiettivo piuttosto che sul percorso, compromettendo il piacere di vivere un’esperienza. Perché dal risultato, dal raggiungimento dell’obiettivo dipende il rafforzamento dell’autostima.
Naturalmente, ciò innesca circoli viziosi dove l’ansia da prestazione accompagna ogni azione, aumentando sempre di più e condizionando negativamente le aspettative della persona, che diviene attenta ed ipersensibile ad ogni possibile imperfezione, errore o insuccesso.
Ansia da prestazione e disfunzioni sessuali
Se l’ansia da prestazione non viene trattata adeguatamente, può condurre a sofferenze più importanti; tipicamente, può provocare disturbi d’ansia (fobia sociale, ansia generalizzata o fobia specifica).
Un altro ambito in cui la sofferenza è conseguenza di ansia da prestazione è dato dalle disfunzioni sessuali: durante il sesso si è concentrati sulla performance più che sul piacere e sull’incontro, deviazione che incide sulla salute sessuale.
Nella sfera della sessualità, l’ansia da prestazione riguarda entrambi i sessi. Attribuendo al rapporto sessuale una valenza prestazionale, alcune persone si uniscono al corpo dell’altro più preoccupati che gratificati, per la paura di deludere il partner o per il bisogno di sentirsi all’altezza del compito. Da qui cominciano a vivere la sessualità con ansia, timore, senza lasciarsi andare al piacere e al coinvolgimento positivo.
Questi atteggiamenti portano come possibile conseguenza un calo del desiderio sessuale, che si traduce nella difficoltà, per l’uomo, di ottenere o mantenere l’erezione, così come di controllare l’eiaculazione precoce; le donne, invece, faticano a raggiungere l‘orgasmo e soffrono più comunemente di dispareunia.
Cosa posso fare per te. Il trattamento
L’ansia da prestazione invalida la vita della persona, portando anche a depressione. Affrontando le fragilità personali e le difficoltà che stanno alla base dell’ansia, ti posso aiutare ad affrontare la paura di non essere all’altezza, a ridimensionare il profondo timore di inadeguatezza e di incapacità.
Andremo a lavorare sull’apparire impacciati, sulla paura di fallire, sullo sgomento di essere giudicati o valutati negativamente. Imparerai ad esercitare la libertà di essere te stesso, con le tue imperfezioni, per scoprire che si viene accettati anche se non perfetti. Ti aiuterò anche a vivere la sessualità serenamente, a vivere il tuo corpo e quello dell’altro in maniera spontanea e naturale, accompagnandoti al benessere sessuale.
Ci avvarremo del supporto della terapia cognitivo comportamentale o della terapia mansionale integrata, a seconda dei bisogni.
Se vuoi curare la tua sofferenza, o approfondire il tema, puoi scrivermi o contattarmi telefonicamente.
Riferimenti
- American Psychiatric Association (2013). DSM-5. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
- National Institute for Health and Clinical Excelence, 2011
- Öst, L-G. (2008). Efficacy of the third wave of behavioral therapies: A systematic review and meta-analysis. Behaviour Research and Therapy, 46, 296-321.
- Psicoterapia cognitiva dell’ansia, Sassaroli, Lorenzini, Ruggiero, 20
- Università Lumsa: Disturbi d’ansia
Grazie al dr D. Danza per il prezioso apporto.
© Psicoterapeuta e psicologa Jessica Ferrigno