Coaching psicologico

Aumentare l’autostima

Come riuscire a far crescere l'autostima con l'aiuto della psicologia

Psicologia ed autostima

Il termine autostima è usato in psicologia per descrivere il valore che una persona ha di se stessa. In altre parole, il riconoscimento del proprio valore, quanto e come si apprezza se stessi.

Una bassa autostima può portare le persone a sentirsi dei fallimenti, sconfitte oppure a depressione; vedo spesso nel mio studio persone con scarsa autostima a vivere le relazioni in maniera dolorosa, come per la dipendenza affettiva o le relazioni tossiche; anche un deficit di autostima è legato a certa sofferenza psichica, come il disturbo narcisistico di personalità.

La psicologia può aumentare la nostra autostima e la sicurezza in noi stessi. Per maturare, crescere, cambiare, migliorare è necessario avere cura della nostra autostima, coltivarla e lavorarci quotidianamente.

La psicologia ci viene in aiuto, in questo senso, fornendoci alcune strategie che dovremmo attuare, frasi da ripetere ogni giorno a noi stessi, parole che curano, sostengono e sviluppano atteggiamenti e pensieri nuovi verso noi stessi, pensieri propositivi e positivi. Le parole che usiamo riflettono, infatti, l’atteggiamento che abbiamo nei confronti di noi stessi e del mondo e vengono lette come comandi dal nostro cervello: dirci “sei un fallito” quando sbagliamo, ad esempio, ha una ripercussione emotiva sulla nostra persona, spesso sulle tonalità depressive; dirci “devi ancora imparare”, ad esempio, di fronte allo stesso errore ha una tonalità emotiva ed un effetto totalmente diverso.

Usare parole gentili, di rassicurazione, di incoraggiamento, utilizzare il linguaggio dell’amore verso noi stessi, parole come cura e costruzione della nostra autostima e sicurezza personale. Per imparare a volerci bene e a dare valore a noi stessi.

Usa parole che curano

La psicologia insegna quanto è importante fare attenzione alle parole che ci rivolgiamo. Perché queste sono molto importanti e possono cambiarci, nel bene e nel male. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma dal punto di vista psicologico ed emotivo, le parole e le frasi che usiamo per riferirci a noi stessi ci condizionano nel modo in cui ci vediamo e come agiamo. Possono renderci ansiosi, oppure felici, gratificati.

Il primo cambiamento da fare riguarda le parole che usiamo: da ora in poi usa parole positive! Elimina parole, verbi, frasi e modi di dire che sono negativi, che appesantiscono invece di slanciare ed alleggerire. Questo piccolo cambiamento aiuta già a dare valore ed a credere in te stesso. Alcuni piccoli esempi: al posto di usare il verbo devo, inizia ad usare il verbo voglio, desidero, credo. Invece di pensare non sono capace, inizia a pensare mi piacerebbe tanto farlo.

Un secondo cambiamento da fare è iniziare ad usare il tempo presente al posto del futuro. Usare il tempo futuro sposta le azioni e le possibilità lontano, a domani. Se il verbo usato è “farò, andrò, inizierò”, questo tempo sposta le azioni nel futuro, le posticipa e le rimanda ad un domani indefinito. Usare il tempo presente rende i pensieri e le possibilità vicine, fattibili, affrontabili ora. Allora inizia a pensare e parlarti usando da andrò a vado: da farò a faccio, così la nostra mente si sintonizza con le intenzioni. E si prepara ad agire.

Trasforma il tuo pensiero

Presta attenzione alle parole che usi nel dialogo interiore con te stesso, fai attenzione ai termini che usi, al tono in cui ti rivolgi a te stesso. Perché cambiando questo, potrai cambiare l’atteggiamento ed i pensieri nell’affrontare la vita:

  • Trasformare “perché mi sta accadendo tutto questo” in “cosa mi sta insegnando tutto questo”?
  • Trasformare “non ho fatto abbastanza” in “posso migliorare, posso fare di più”.
  • Modificare “ho sbagliato, ho fallito” in “devo ancora imparare, posso fare meglio”.
  • Smettere di usare gli avverbi “sempre” e “mai”, perché sono assoluti e chiudono, intrappolano!
  • Cambiare questi avverbi in “abbastanza”, “spesso”, “sovente”, “poco”, “poche volte”.

Suggerimenti per l’autostima

  • Sii gentile con te stesso.
  • Misurati con te stesso e mettiti alla prova, riconoscendo e gratificandoti i risultati.
  • Agisci per quello che senti di voler fare, non per cosa pensi di dever fare.
  • Pensa che l’errore è un’occasione, un modo di imparare a fare meglio.
  • Nessuno è perfetto. Accettalo. Accettati nelle imperfezioni, sono quelle che ti rendono unico.
  • Concentrati su quello che puoi cambiare.
  • Fai ciò che ti rende felice. E’ l’unico dovere che abbiamo nei confronti di noi stessi.

Alcune frasi da usare per volersi bene

“Sbaglia chi non fa nulla. Io ho il coraggio anche di sbagliare”. È necessario saper accettare gli sbagli, le imperfezioni e le sconfitte. Ogni errore, ogni insuccesso è un’occasione che fa parte del percorso, che ci permette di imparare qualcosa di nuovo, apprendere e crescere.

“Non mi preoccupano i giudizi degli altri.” I giudizi degli altri non parlano di noi, ma parlano e raccontano di chi li pronuncia. Solo ognuno di noi può decidere come vivere e condurre la propria vita. I giudizi non devono condizionarci, preoccuparci, schiacciarci e spaventarci. Ognuno è diverso ed ognuno vive come può. E va rispettato in ogni caso.

“Nessuno è perfetto e mi accetto come sono.” Ciò che facciamo non può essere perfetto, ma deve piacerci. Esattamente come ognuno di noi non può essere perfetto ma è fondamentale accettarsi, piacersi e volersi bene per quello che siamo. Essere perfezionisti non aiuta a creare e ad agire perché riporta ad uno standard inarrivabile: la perfezione non esiste. Non ha senso essere perfetti e non ha importanza se quello che facciamo non è perfetto. Ciò che dà sicurezza in noi stessi non è la perfezione, ma accettare di aver fatto del proprio meglio, sapere che si è stati capaci di fare.

“Non posso fare tutto oggi, ma posso iniziare.” Rimandare, procrastinare, rinviare toglie valore ed energia ai nostri progetti. Non è necessario terminare i progetti in breve tempo, non deve essere tutto e subito, ma bisogna iniziare. Bisogna costruire il percorso andando ogni giorno con piccoli passi. Questo ci permetterà di evidenziare i cambiamenti giornalieri e di continuare il cammino di domani.

“Sono più forte di quello che penso. E lo dimostro ogni giorno.” Riconoscere tutti i passi, le azioni, le cose buone che si fanno durante la giornata ci rimandano un’immagine di noi vigorosa, forte. Riconoscere che siamo più forti di quanto pensiamo, o di quanto pensano le persone attorno a noi, cambierà il nostro modo di vederci.

“Sono grato di quello che sono e di quello che ho.” Chi è in grado di ringraziare sinceramente se stesso e la propria vita per quello che è e per quello che ha, ha una vita più piena, tranquilla e serena. Significa dare valore, riconoscere ed apprezzare se stessi e ciò che si è costruito.  

Se vuoi approfondire il tema o hai bisogno della mia consulenza, puoi scrivermi o contattarmi telefonicamente.

© Psicoterapeuta e psicologa Jessica Ferrigno