Disturbi di personalità
La psicoterapia dei disturbi di personalità è un viaggio lungo, spesso tortuoso e difficile, dove spesso si resiste al vento del cambiamento, ma dove via via che si cammina insieme i disturbi appaiono meno gravi nel corso del tempo.
Curare i disturbi di personalità
La struttura della nostra personalità – la modalità di pensare, di comportarsi e di sentire propria di ognuno di noi, modalità che ci distingue dagli altri, rendendoci persone uniche ed irripetibili – si sviluppa a partire dall’infanzia e tende a rimanere stabile nel tempo.
In questo senso è fondamentale diagnosticare per tempo un disturbo di personalità ed è altrettanto importante trattarlo adeguatamente con il supporto di professionisti adeguati e formati al loro trattamento, essendo i disturbi di personalità causa di importante sofferenza psichica.
Comprendere il disturbo
Secondo il DSM 5 (APA 2013) “Un disturbo di personalità è un pattern permanente di esperienze interne (pensieri, sentimenti ed emozioni) e comportamenti che sono marcatamente differenti da quelli definiti dalla propria cultura, è pervasivo e inflessibile, ed emerge in adolescenza o nella prima età adulta. È stabile nel tempo e conduce a sofferenza o disabilità.”
I disturbi di personalità sono, quindi, modelli disadattivi o maladattivi cioè che compromettono il normale adattamento e funzionamento della persona, provocando grande sofferenza in chi ne soffre e nelle persone che ne sono vicine.
I disturbi di personalità condividono quattro caratteristiche principali:
- Modalità di pensiero distorto;
- Risposte emotive problematiche;
- Difficoltà relazionali;
- Regolazione degli impulsi ridotta o eccessiva.
Secondo il DSM-5 (APA 2013) queste caratteristiche principali, se combinate tra loro, possono originare 10 disturbi di personalità organizzati in 3 cluster:
Cluster A dei disturbi di personalità
Il cluster A si riferisce a condotte di comportamento bizzarre o eccentriche. I disturbi di personalità del cluster A condividono un significativo ritiro sociale, importante disagio negli ambienti sociali ed un pensiero distorto.
Disturbi di personalità del Cluster A:
Cluster B dei disturbi di personalità
Il cluster B fa riferimento a condotte di comportamento e modalità drammatiche, emotive o disregolate. I disturbi del cluster B hanno in comune e condividono difficoltà relative alla regolazione emotiva ed al controllo degli impulsi.
Disturbi di personalità del Cluster B:
- Disturbo borderline di personalità
- Disturbo narcisistico di personalità
- Disturbo istrionico di personalità
- Disturbo antisociale di personalità
Cluster C dei disturbi di personalità
Il cluster C fa riferimento a condotte di comportamento a carattere ansioso oppure inibito. I disturbi del cluster C sono caratterizzati da livelli importanti di ansia, e di inibizione sociale, un’ipersensibilità alle valutazioni negative significativi sentimenti d’inadeguatezza.
Disturbi di personalità del Cluster C:
- Disturbo evitante di personalità
- Disturbo dipendente di personalità
- Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
Psicoterapia dei disturbi di personalità
Il viaggio percorso insieme, la cura dei disturbi di personalità, verte, generalmente, su questi punti nodali:
- Intervenire sul ridurre la sofferenza e il disagio personale;
- Far comprendere che i problemi sono intrinseci, interni e non sono esterni alla persona;
- Ridurre i vari comportamenti disfunzionali e disadattivi;
- Intervenire e modificare i tratti di personalità problematici.
La psicoterapia dei disturbi di personalità è un viaggio lungo, spesso tortuoso e difficile dove spesso si resiste al vento del cambiamento, ma dove via via i disturbi appaiono meno gravi nel corso del tempo.
Riferimenti:
- American Psychiatric Association. (2013).
- Manuale diagnostico e statistic dei disturbi mentali (5a Ed.): DSM-5. Trad. it.
- Raffaello Cortina, Milano 2014.Skodol AE, Bender DS, Oldham JM: Personality pathology and personality disorders.
- In American Psychiatric Association Publishing Textbook of Psychiatry, 7th Edition, edited by LW Roberts, Washington, DC, 2019, pp. 711-748.
© Psicoterapeuta e psicologa Jessica Ferrigno