Disturbo istrionico di personalità
Le persone con il disturbo istrionico di personalità appaiono eccentriche, affascinanti e seducenti, tuttavia chi soffre di questo disturbo prova un forte desiderio di attenzioni e di affetto.
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Descrizione del disturbo istrionico di personalità
Il disturbo istrionico di personalità fa parte del cluster B, cluster che fa riferimento a condotte di comportamento e modalità drammatiche, emotive o disregolate. I disturbi del cluster B condividono difficoltà relative alla regolazione emotiva ed al controllo degli impulsi. Il disturbo istrionico è caratterizzato da modalità di comportamento bizzarre o eccentriche, eccessivamente drammatiche con una emotività espressa in maniera drammatica ed esibizionista per catturare l’attenzione degli altri.
Chi soffre del disturbo istrionico di personalità ha un profondo ed intenso desiderio di attenzioni e di affetto, bisogno sottostante ai comportamenti autocentrati, seduttivi, manipolativi che ricercano attenzione e non tengono conto dell’impatto che possono avere sugli altri. Chi soffre del disturbo istrionico non è consapevole, infatti, che gli altri possono percepire il proprio comportamento come drammatico, eccessivo, superficiale oppure manipolativo; nemmeno la persona stessa considera tale il proprio comportamento.
Generalmente le persone con il disturbo istrionico di personalità appaiono eccentriche, affascinanti, seduttive, richiedenti, energiche, impulsive e manipolative, in una espressione esagerata delle proprie emozioni. L’essere eccentrici ed eccessivi persuade facilmente gli altri a coinvolgersi con loro, ma in relazioni che si rivelano spesso superficiali e temporanee. Fondamentalmente sono persone che si sentono inadeguate e indifese, predisposte ad essere ignorate dagli altri, e per compensare questi aspetti portano un’immagine di sé di persone affascinanti e meritevoli di attenzione.
Il loro comportamento provocatorio, eccentrico drammatico, provocatorio e seduttivo non ha come obiettivo una relazione sessuale ma rappresenta un tentativo di essere viste, di avere qualcuno accanto e di essere protetti. La drammatizzazione è una strategia per tenere gli altri legati; nei casi in cui non riescono a legare o ad avere l’attenzione degli altri, cercano di ottenerne la considerazione tramite espressioni teatrali e drammatiche, di dolore oppure rabbia: possono mettere in atto comportamenti aggressivi o autolesivi, oppure possono tentare il suicidio.
L’emozione prevalente nell’esistenza di queste persone è l’ilarità, l’allegria, spesso associata ad emozioni a tono elevato quando riescono ad avere l’attenzione delle persone ed intrattenerle con successo. Ma vi è sempre in sottofondo depressione e una sottile disforia, ed un senso di ansia che rispecchiano la sempre presente paura del rifiuto. Nel momento in cui vengono rifiutate persone con disturbo istrionico di personalità mostrano rabbia o tristezza.
Conseguenze del disturbo istrionico di personalità
Chi soffre di un disturbo istrionico di personalità cerca ed ha bisogno continuamente di stimoli nuovi e tende ad annoiarsi facilmente. Richiede che i propri bisogni siano soddisfatti immediatamente, faticando a tollerare frustrazioni e situazioni che non comportano gratificazione immediata.
Anche l’oggetto del proprio interesse abbisogna di gratificazione immediata: si possono attivare progetti con grande energia ed entusiasmo, ma vedere ridursi l’interesse man mano, sino all’abbandono. Anche nelle relazioni emotive, che vivono di tempi lunghi e non sono sull’immediato, accade che si perda di interesse, ci si possa sentire annoiati cercando nuovi stimoli in una nuova relazione. A causa di questo tratto, una importante conseguenza è che queste persone hanno difficoltà a mantenere occupazioni durature, compromettendo spesso la loro carriera, sentimentale e lavorativa.
Cause del disturbo istrionico di personalità
Le cause del disturbo istrionico non sono ancora del tutto chiare, ma sembra esservi accordo sul ricondurle a fattori di ordine bio-psico-sociale. Per quanto riguarda il fattore biologico, sembra che chi soffre di un disturbo istrionico di personalità abbia un particolare temperamento, contraddistinto da un’ipersensibilità e da una ricerca continua di rassicurazioni e gratificazioni da parte dell’esterno.
Per quanto riguarda il fattore psicosociale, sembra che esperienze precoci di mancanza di cure e di riconoscimento dei bisogni concorrano allo sviluppo di questa particolare sofferenza. Chi soffre di questo disturbo di personalità è probabile sia cresciuto in famiglie che hanno rinforzato la credenza secondo la quale per ricevere le cure e l’accudimento necessarie bisogna ricercare l’attenzione, ad esempio lamentandosi, o sedurre chi è vicino.
Come capire se una persona soffre del disturbo istrionico di personalità. Diagnosi
Per una diagnosi di disturbo istrionico di personalità, secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5) i pazienti devono presentare, fondamentalmente, una modalità rigida rappresentata da un’eccessiva emotività e ricerca di attenzione.
Il modello è indicato dalla presenza di 5 o più dei seguenti criteri clinici:
- Vivere relazioni e interazioni improprie, con tonalità sessualmente seduttiva o provocante.
- Provare disagio quando non si è al centro dell’attenzione
- Usare modalità drammatiche, teatrali, con un’espressione stravagante delle emozioni.
- L’espressione delle emozioni è spesso superficiale e vive una variabile instabilità.
- L’aspetto fisico è usato costantemente per richiamare l’attenzione su di sé.
- Usare un linguaggio estremamente impressionistico e vago
- Sono suggestionabili e facilmente influenzabili dagli altri o dalle situazioni.
- Interpretano i rapporti come più intimi di ciò che sono.
Inoltre, i sintomi devono avere inizio nella prima età adulta.
Come posso aiutarti
La psicoterapia dei disturbi di personalità è un viaggio lungo, spesso tortuoso e difficile, dove spesso si resiste al vento del cambiamento, ma dove via via che si cammina insieme i disturbi appaiono meno gravi. Chi soffre del disturbo istrionico di personalità generalmente non ha consapevolezza di soffrire di un disturbo e non accede alla stanza di terapia. Generalmente arriva all’attenzione della psicoterapeuta per trattare e curare altre difficoltà secondarie al disturbo, lamentando ad esempio ansia o depressione, oppure per affrontare la chiusura di una relazione affettiva.
La terapia cognitiva-comportamentale è tra i trattamenti risultati di dimostrata efficacia per la cura di questo disturbo di personalità. In questo caso la psicoterapia è finalizzata a far comprendere che i problemi sono intrinseci, interni e non sono esterni alla persona e ad indentificare e modificare gli stati mentali disfunzionali impiegati dalla persona. Gli stati mentali disfunzionali- i pensieri, le emozioni ed i comportamenti maladattivi- si sono formati a partire dai vissuti di trascuratezza e le esperienze di accudimento quando malati, vissuti ed esperienze che hanno contribuito alla formazione di credenze e stati mentali particolari che andranno identificati e cambiati con altri più adattivi.
Se pensi di soffrire del disturbo istrionico di personalità puoi scrivermi o contattarmi telefonicamente per un consulto.
© Psicoterapeuta e psicologa Jessica Ferrigno
Domande e risposte
Che cosa è il disturbo istrionico di personalità?
Chi soffre del disturbo istrionico di personalità ha un profondo ed intenso desiderio di attenzioni e di affetto usando condotte di comportamento e modalità drammatiche, emotive o disregolate.
Come si manifesta il disturbo istrionico di personalità e quali sono i sintomi?
Il disturbo istrionico è caratterizzato da modalità di comportamento bizzarre o eccentriche, seduttive, manipolative, eccessivamente drammatiche con una emotività eccessiva, esibizionista per catturare l’attenzione degli altri, senza avere consapevolezza dell’impatto che queste modalità possono avere sugli altri.
Come si cura il disturbo istrionico di personalità?
Chi ne soffre generalmente non ha consapevolezza e non accede alla stanza di terapia. Generalmente ci arriva per curare altre difficoltà secondarie al disturbo.
La psicoterapia è finalizzata proprio all’acquisizione di consapevolezza, a far comprendere che i problemi sono intrinseci, interni e non esterni alla persona e ad identificare e modificare gli stati mentali disfunzionali impiegati.